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Parmigiano Reggiano e Grana Padano: le differenze

Parmigiano Reggiano e Grana Padano: le differenze

Quando si parla di formaggi stagionati italiani, Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono spesso citati insieme, portando molti a considerarli simili o addirittura intercambiabili. In realtà, si tratta di due eccellenze ben distinte, ognuna con una storia, una lavorazione e caratteristiche specifiche che ne influenzano sapore, consistenza e utilizzo in cucina. Comprendere le loro differenze è fondamentale per apprezzarne appieno la qualità e scegliere consapevolmente il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

In questo articolo ti guidiamo alla scoperta delle principali differenze tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano, analizzando aspetti fondamentali come la storia, la zona di produzione, l’alimentazione delle bovine da latte, la lavorazione, la stagionatura e le caratteristiche organolettiche. Approfondiremo ciascuno di questi aspetti per offrirti una comprensione chiara e dettagliata di ciò che distingue questi due simboli della tradizione casearia italiana.

Origine e produzione

Storia del Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano affonda le sue radici nel Medioevo, quando i monaci benedettini e cistercensi della Pianura Padana iniziarono a produrre un formaggio a lunga stagionatura utilizzando latte vaccino crudo. La zona di produzione si è mantenuta invariata nei secoli e comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna (a sinistra del fiume Reno) e Mantova (a destra del fiume Po). Questo formaggio è tutelato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e nel 1996 ha acquisito la denominazione DOP (Denominazione di Origine Protetta), che ne garantisce la qualità e il rispetto del disciplinare produttivo.

Parmigiano Reggiano


Storia del Grana Padano

Anche il Grana Padano ha origini antiche, risalenti all'XI secolo, grazie ai monaci cistercensi della Pianura Padana. Il suo nome deriva dalla consistenza granulosa della pasta e dalla vasta area di produzione che si estende in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige. Come il Parmigiano Reggiano, anche il Grana Padano, dal 1996, è protetto dal marchio DOP e dal Consorzio di Tutela, che ne regolamenta la produzione e la promozione e ne assicura la qualità.

Grana Padano

Similitudini tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano

  • Sono formaggi stagionati, prodotti con latte bovino italiano, lavorato a crudo con caglio animale.

  • Entrambi sono privi di lattosio.

  • La lavorazione prevede la scrematura del latte per affioramento naturale.

  • Si utilizzano caldaie in rame per la produzione.

  • La cagliata viene rotta tramite spinatura.

  • Hanno valori nutrizionali comparabili in termini di proteine, calcio, fosforo e potassio.

Differenza tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano

Zona di produzione

Il Parmigiano Reggiano è prodotto esclusivamente in Emilia, nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna (a sinistra del fiume Reno) oltre che in una parte della provincia di Mantova, in Lombardia (a destra del fiume Po). Il Grana Padano, invece, è prodotto in una zona molto più ampia, che comprende ben 32 province distribuite tra Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Veneto.

Alimentazione animale

Le bovine il cui latte viene destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano devono essere alimentate esclusivamente con fieni ed erba della zona di produzione, senza additivi né conservanti. Ciò influisce sul sapore finale del formaggio, rendendolo più intenso e aromatico.

Nel caso del Grana Padano, invece, è consentito l’uso di foraggi insilati, che favoriscono una maggiore produzione di latte ma richiedono l’aggiunta del lisozima, una proteina naturale estratta dall’albume d’uovo, che aiuta a prevenire fermentazioni batteriche indesiderate. Questa differenza di alimentazione conferisce al Grana Padano un gusto più delicato e meno persistente rispetto al Parmigiano Reggiano.

Marchiatura delle forme e stagionatura

Il Parmigiano Reggiano viene marchiato dopo 12 mesi di stagionatura e può maturare fino a oltre 100 mesi, anche se i periodi più apprezzati vanno dai 18 ai 36 mesi. Con l’aumentare della stagionatura, sviluppa note aromatiche più complesse che spaziano dal latte e burro fuso a sentori di frutta secca e spezie.

Il Grana Padano, invece, viene marchiato già a 8 mesi e solitamente consumato attorno ai 15 mesi. Le sue categorie di stagionatura sono "Oltre 16 mesi" e "Riserva – oltre 20 mesi", con una maturazione che può spingersi anche oltre, pur restando generalmente inferiore a quella del Parmigiano Reggiano.

Produttori e lavorazione

Nei caseifici destinati alla produzione di Parmigiano Reggiano il latte deve essere raccolto due volte al giorno, alla sera e alla mattina, lavorato solo una volta al giorno e mai refrigerato sotto i 18°C, preservando così la naturale carica batterica utile alla fermentazione. I

Il Grana Padano, invece, permette la refrigerazione sopra gli 8°C e la lavorazione può avvenire una o due volte al giorno. Questo sistema garantisce maggiore flessibilità produttiva e volumi di produzione più elevati.

Siero innesto

Il Parmigiano Reggiano utilizza esclusivamente il siero innesto naturale, ottenuto dalla lavorazione del giorno precedente e tramandato nei caseifici per mantenere un’identità gustativa costante.

Il Grana Padano ammette anche l’uso di batteri lattici isolati in laboratorio fino a 12 volte l’anno, consentendo un maggiore controllo sulla fermentazione ma con una leggera variazione nel profilo aromatico.

Zona di montagna

Circa il 20% della produzione di Parmigiano Reggiano avviene in zone di montagna, sempre comprese nella zona DOP, conferendo al formaggio caratteristiche uniche legate alla qualità dei pascoli e al clima. Nel caso del Grana Padano, invece, la produzione in zone montane è molto più ridotta, attestandosi intorno al 2%.

Aspetto e consistenza

Il Parmigiano Reggiano ha una pasta dura, friabile e granulosa, con una struttura più asciutta rispetto al Grana Padano. Il colore varia dal paglierino chiaro all'oro intenso a seconda della stagionatura. Il Grana Padano ha una consistenza più morbida e un colore più uniforme.

Sapore e granulosità

Il Parmigiano Reggiano ha un sapore più deciso e complesso, con note che vanno dalla morbidezza del latte nei 12 mesi, agli agrumi, fino a frutta secca con stagionature più lunghe. Può presentare anche sentori di spezie e brodo concentrato, con una struttura più intensa e persistente. Il Grana Padano, essendo meno grasso e stagionato per periodi più brevi, ha un gusto più delicato e immediato, con note burrose che ricordano verdure bollite. La granulosità è più evidente nel Parmigiano Reggiano, rendendolo ideale per essere servito anche a scaglie.

Se desideri approfondire il tema della differenza tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano, leggi questo articolo dedicato, dove troverai ulteriori dettagli sulla produzione, sulle caratteristiche sensoriali e sui motivi che rendono uniche queste eccellenze casearie italiane.

Parmigiano e Grana: perché in tanti li confondono?

La somiglianza tra questi due formaggi, sia nell'aspetto che nella denominazione "grana", porta molti a confonderli. Tuttavia, le differenze nella zona di produzione, nella lavorazione e nel sapore sono significative. Entrambi seguono disciplinari DOP rigorosi, ma il Grana Padano viene prodotto in un’area molto più ampia e in quantità maggiori, il che lo rende più diffuso ed esportato, quindi conosciuto anche a livello internazionale.

Entrambi rappresentano eccellenze della tradizione casearia italiana e non sono intercambiabili: conoscere le loro caratteristiche aiuta a fare la scelta migliore in cucina e nei giusti abbinamenti gastronomici. Trattandosi di prodotti fortemente legati al territorio, spesso diventano simboli identitari, alimentando un sano "campanilismo" che funge da barriera protettiva per l'uno e per l'altro formaggio.

Talvolta risulta quindi difficile risalire alla vera differenza tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano, poiché molte persone scelgono l'uno o l'altro non solo per il gusto e la consistenza, ma anche per un senso di appartenenza e di legame con la propria tradizione locale, rendendo la loro storia ancora più affascinante.

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mar 05, 2025
Serena

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